La Commissione per il Mercato Interno e la Protezione dei Consumatori del Parlamento Europeo ha stabilito che USB-C sarà lo standard per la ricarica dei dispositivi elettronici in tutti gli stati membri dell’Unione Europea. L’approvazione è arrivata nelle scorse ore grazie ad una votazione che ha visto 43 commissari favorevoli e appena 2 contrari.
Parliamo nello specifico della cosiddetta RED (Radio Equipment Directive), direttiva mirata a contrastare la frammentazione che ha caratterizzato fino ad ora la produzione dei caricatori e device. L’obbiettivo in questo caso è duplice: permettere ai consumatori di risparmiare su tali componenti e nello stesso tempo limitare la produzione di rifiuti elettronici.
L’iter della direttiva non è comunque ancora concluso, questo perché manca il passaggio della conversione in legge che dovrà essere affrontato dal Parlamento Europeo entro maggio 2022, superata anche questa fase i singoli governi nazionali avranno a disposizione 2 anni per per adeguare le proprie normative a quanto stabilito dai parlamentari UE.
Fatto questo i produttori saranno vincolati alla realizzione di caricatori con cavo USB-C e a dispositivi che supportino l’apposito connettore, il mercato di riferimento è particolarmente esteso perché in esso rientrano un gran numero di prodotti tra cui console videoludiche, visori per la Realtà Virtuale, smartphone, tablet, smart speaker e videocamere.
Per il momento non è ancora certo che nel novero dei dispositivi coinvolti vi saranno anche i notebook, mentre è abbastanza sicuro che l’applicazione della direttiva non riguarderà alcuni device dalle dimensioni particolarmente contenute come per esempio certe tipologie di wearable object tra cui gli smartwatch e i rilevatori di attività fisica.