La Commissione Europea ha approvato le nuove regole sull’IVA per la Taxation and customs union con l’intenzione di semplificare la concorrenza con le attività di e-commerce operanti da aree non comunitarie e garantire procedure più snelle per l’assolvimento degli obblighi fiscali. Le modifiche previste verranno introdotte a partire dal 1° luglio 2021.
Stando alle previsioni effettuate dai commissari, il risparmio derivante dai minori costi di compliance dovrebbe arrivare al 95% che in numeri assoluti potrebbe tradursi in 2.3 miliardi all’anno. Questo per via del fatto che il versamento online dell’IVA dovuto per le vendite tramite commercio elettronico all’interno del mercato comune potrà avvenire trimestralmente e in una sola soluzione.
A tal scopo le attività di e-commerce avranno a disposizione l’OSS (One-Stop-Shop), come sportello unico per la dichiarazione dell’IVA sul venduto in ambito intracomunitario, e lo IOSS (Import One-Stop Shop), come piattaforma unificata per la riscossione, la dichiarazione e il versamento dell’IVA sulle vendite all’interno dell’Unione di beni importati da mercati esterni.
Sempre a parere dei promotori del progetto, le regole ora introdotte dovrebbero rappresentare un vantaggio anche per gli stati membri, troppo spesso infatti questi ultimi si trovano a dover gestire il divario (ben 140.04 miliardi di euro stando ai dati del 2018) tra il gettito previsto per le proprie casse e ciò che viene riscosso effettivamente.
Tra i cambiamenti più rilevanti troviamo anche l’abolizione dell’esenzione IVA a carico delle forniture in entrata nell’Unione Europea con un valore non superiore a 22 euro, tale decisione sarebbe stata motivata dal fatto che quest’ultima avrebbe permesso ad alcuni di dichiarare prezzi troppo bassi per beni dal valore palesemente più elevato.