Tra le iniziative intraprese da Netflix per contrastare la concorrenza, in particolare quella di Disney+, e recuperare la perdita di iscritti registrata nel corso degli ultime mesi vi sono anche degli investimenti importanti nel settore dei videogame. Fino ad ora però il gruppo capitanato da Ted Sarandos non ha proposto titoli di particolare richiamo se non qualche contenuto collegato alle sue serie TV.
Per recuperare terreno la compagnia ha quindi deciso di attivare una partnership con un marchi storico dell’intrattenimento videoludico, Ubisoft. I primi risultati di questa alleanza dovrebbero essere visibili nel 2023, quando gli abbonati alla piattaforma di videostraming potranno giocare ad "Assassin’s Creed", "Mighty Quest" e "Valiant Hearts" senza advertising o acquisti in-App.
Come testimoniato dalle ultime trimestrali di cassa e dai risultati ottenuti in Borsa, attualmente il maggiore problema di Netflix non sarebbe tanto la minore attrattiva del catalogo (il calo di utenza rimane per ora abbastanza contenuto) ma il fatto che la sua capitalizzazione si sia praticamente dimezzata rispetto ai risultati ottenuti negli anni più positivi.
Per reagire a questo stato di cose l’azienda ha acquisito il controllo di tre diverse game house (Night School Studio, Boss Fight Entertainment e Next Games) riuscendo a lanciare 28 videogames dal 2021 ad oggi. L’entità dell’investimento effettuato per la collaborazione con Ubisoft non è nota, ma è probabile che si tratti di una cifra ingente.
Come specificato da Mike Verdu, uno dei responsabili della divisione Games di Netflix, i titoli disponibili grazie a questa nuova partnership saranno ad accesso esclusivo degli abbonati. Fino ad ora il catalogo videoludico del gruppo sarebbe riuscito a raccogliere appena 1.9 milioni di utenti su 221 milioni di sottoscrizioni, troppo poco per parlare di un rilancio.