Nella giornata del I luglio 2023 Elon Musk, unico proprietario di Twitter, ha deciso di imporre dei limiti al numero di tweet che possono essere letti, riducendoli a 6 mila al giorno per gli abbonati di Twitter Blue, 600 per i non abbonati di vecchia data e a 300 per i nuovi utenti privi di abbonamento. Tutto ciò per evitare fenomeni come lo scraping.
Nonostante siano stati introdotti provvisoriamente, salvo eventuale decisione contraria, tali limiti sono sembrati da subito estremamente severi, basterebbe infatti un breve scrolling per esaurire le quote destinate ai non abbonati. Lo stesso miliardario sudrafricano se ne sarebbe accorto, tanto da incrementare le quote a 8 mila, 800 e 400 soltanto poche ore dopo.
Rate limits increasing soon to 8000 for verified, 800 for unverified & 400 for new unverified https://t.co/fuRcJLifTn
— Elon Musk (@elonmusk) July 1, 2023
Ma perché Musk e così preoccupato dallo scraping? Perché a suo parere, e forse non solo, i modelli generativi come GPT (Generative Pre-trained Transformer) di OpenAI avrebbero accesso ad una mole impressionante di dati per poi utilizzarli nel training e in servizi a pagamento come la versione Plus di ChatGPT. Questo senza riconoscere alcun compenso a Twitter.
In ogni caso, d’ora in poi i profili degli iscritti e i tweet dovrebbero essere visibili unicamente a chi dispone di un account, tutti gli altri visualizzeranno la schermata di autenticazione e per proseguire dovranno per forza di cose registrarsi. Si tratta del combiamento più importante tra quelli introdotti nella piattaforma dall’inizio dell’era Musk.
A tal proposito è utile ricordare che da circa un mese Twitter non censente più di effettuare ricerche ai non iscritti, a differenza di quanto accade ora questi ultimi potevano in ogni caso visualizzare i contenuti condivisi anche se non erano disponibili le funzionalità per commentare, mettere like ai tweet degli altri utenti o per scriverne di propri.