Il 5 giugno scorso Linda Yaccarino, dirigente di chiare origini italiane, è diventata la CEO di Twitter prendendo il posto di Elon Musk che ne rimane comunque l’unico proprietario. Il suo primo atto ufficiale è stato un messaggio inviato a tutti i collaboratori della piattaforma in cui spiega quelle che saranno le strategie future per "Building Twitter 2.0 Together".
Let's dig our heels in (4 inches or flat!) and build Twitter 2.0 together.
— Linda Yaccarino (@lindayacc) June 12, 2023
Ma come verrà costruito il Sito Cinguettante del futuro? Nella sua mail Yaccarino mostra di essere in piena sintonia con quello che è il pensiero di Musk, Twitter non sarà più soltanto un social network ma una fonte di informazioni affidabile (la più affidabile al mondo) in grado di offrire aggiornamenti continui in tempo reale da tutto il pianeta.
Le ambizioni quindi non mancano, ma per raggiungere tali obbiettivi la massima dirigente del progetto dovrà fare i conti con inserzionisti non molto entusiasti di legare i propri brand ad argomenti controversi e con un organigramma che oggi conta appena 1.500 lavoratori contro i 7.500 dipendenti impiegati appena un attimo prima dell’era Musk.
Rimane poi il problema delle fake news. Puntare sull’informazione in termpo reale può rappresentare un vantaggio ma in che modo verranno effettuati i controlli su ciò che viene pubblicato? Come verrà stabilita l’autorevolezza degli autori? Come sarà possibile conciliare l’assoluta libertà di espressione voluta da Musk con la lotta contro la disinformazione?
Ad oggi il miliardario sudafricano starebbe cercando di contrastare le fake news che spesso circolano sul suo servizio concedendo un numero di condivisioni illimitate soltanto a chi ha deciso di aderire al programma a pagamento Twitter Blue. Il fatto che un utente paghi per l’uso della piattaforma non significa però che i suoi contenuti siano affidabili.