I vertici del Sito Cinguettante avrebbero deciso di acquisire la proprietà di Chroma Labs, una piccola startup che specializzata in soluzioni per l’editing di contenuti multimediali da inserire nelle "storie" dei social network. Tra tutte le piattaforme sociali maggiormente frequentate Twitter è infatti l’unica che non offre ancora questo tipo di funzionalità.
Chroma Labs è stata creata di recente, la sua fondazione risale infatti al 2018, è attualmente impiega appena 7 collaboratori. Tra questi ultimi vi sono però alcuni ex dipendenti di Menlo Park che hanno lavorato in progetti quali Facebook, Instagram e Oculus. L’applicazione Chroma Stories è oggi utilizzata da milioni di creator in tutto il Mondo.
A tal proposito i responsabili di Chroma Labs, confermando di fatto il passaggio della società nella grande famiglia di Jack Dorsey e soci, avrebbero specificato che nonostante i business in atto verranno sospesi con effetto immediato Chroma Stories continuerà a funzionare senza alcuna interruzione. L’App avrà inoltre a disposizione maggiori risorse per la sua implementazione.
Chroma Labs is joining Twitter! https://t.co/j1AcN4bky5 pic.twitter.com/KTl2TPiln2
— Chroma Stories (@ChromaStories) February 18, 2020
Con tale scelta Twitter suggerisce forse di voler modificare (almeno in parte) la propria strategia commerciale. Fino ad ora la piattaforma ha promosso soprattutto la condivisione di contenuti testuali (non a caso si tratta di uno dei social network preferiti dalla politica e dal giornalismo), in futuro immagini e video potrebbero avere un ruolo molto più importante.
A tal proposito non è un caso che gli sviluppatori di Twitter abbiano deciso di impiegare l’encoder Guetzli (una creatura di Google) con l’obbiettivo di salvaguardare la qualità delle immagini compresse, dalla sua introduzione in poi gli utenti potranno postare contenuti in formato JPEG senza variazioni percepibili all’occhio umano rispetto alle immagini originali.