Al centro della truffa c’è il nome di "Amazon Trading" ma Amazon non è in alcun modo coinvolta, anzi, a suo modo è uno dei soggetti maggiormente danneggiati da un tentativo di raggiro almeno apparentemente inarrestabile, contro il quale il Registro delle opposizioni si sarebbe dimostrato del tutto inefficace. Alla base di tutto vi sarebbe un chatbot.
Anche se avete iscritto il vostro numero di telefono al già citato registro, molto probabilmente vi sarà capitato di ricevere una telefonata durante la quale una voce gentile pre-registrata propone di investire somme di denaro in azioni Amazon. Sappiate innanzitutto che il gruppo fondato da Jeff Bezos è del tutto estraneo a questo tipo di pratiche.
Gli investimenti proposti variano da 250 ai mille euro, alle vittime viene promesso un ritorno di almeno il 35% nel giro di appena una settimana. Naturalmente l’obbiettivo della truffa non maturerà alcun interesse, non vedrà mai indietro i propri soldi e con tutta probabiltà avrà anche ceduto dati personali importanti a dagli utenti malintenzionati.
A rendere questa tecnica malevola ancora più pericolosa vi è il fatto che in genere viene effettuata tramite numerazioni nostrane, quindi è difficile classificarla come spam. In genere gli utenti più accorti si limitano a blacklistare l’interlocutore dopo aver interrotto la comunicazione, ma i numeri di telefono a disposizione di quest’ultimo sembrerebbero essere infiniti.
Per avere un’idea delle dimensioni di questa truffa, basti pensare che stando ai dati diffusi dalla polizia postale a fine settembre dello scorso anno, le somme sottratte complessivamente alle vittime di raggiri correlati al trading si sarebbero attestate sui 50 milioni di euro. Nel periodo considerato sarebbero stati individuati almeno 1.600 casi di truffa.