L’arrivo di Spotify e del suo servizio per lo streaming musicale sul social network più grande della Rete ha permesso alla piattaforma di farsi conoscere ad una platea composta da centinaia di milioni di persone; ma tutta questa popolarità si è poi trasformata in maggiori introiti?
Sembrerebbe di no, questo perché gli utilizzatori di Facebook che avrebbero deciso di attivare degli abbonamenti in formula premium su Spotify sarabbero veramente pochi, troppo pochi per giustificare lo sforzo effettuato per l’integrazione sul Sito in Blue.
A testimoniare tale tendenza sarebbe una recente rilevazione pubblicata sul New York Post, nel caso specifico il servizio non starebbe conquistando la diffusione prevista perché gli utenti non sarebbero particolarmente fiduciosi sulla qualità di riproduzione dell’audio.
In risultati della ricerca evidenzierebbero inoltre il fatto che coloro che hanno già pagato un abbonamento non sarebbero attualmente soddisfatti dai contenuti disponibili, non sarebbe però chiaro se ciò sia dovuto al servizio di per se o alle proproste delle case discografiche.