I titoli del colosso di Mountain View perdono valore in borsa con grande disappunto degli investitori; la quotazione record di dicembre è ormai lontana (718 dollari ad azione) e gli odierni 444 dollari sono il risultato di un calo del 37%.
Certo è troppo presto per parlare di una crisi e gli introiti di Google sono troppo alti per considerare la società di Larry Page e Sergey Brin sull’orlo della bancarotta. Google gode ancora di ottima salute dal punto di vista finanziario.
Fatto sta che al calo delle azioni in borsa si sta accompagnando anche la perdita di elementi preziosi, come per esempio il recente benservito di Sheryl Sandberg (in Google dal 2002) che ha scelto di cambiare squadra e passare a Facebook.