I risultati di una recente rilevazione svolta dai ricercatori di Novus
per conto di Doro,
uno dei più importanti produttori mondiali di soluzioni telefoniche per la
terza età, avrebbe evidenziato come gli over 65 europei siano sostanzialmente
fiduciosi nei confronti delle nuove tecnologie, il numero degli anziani
che le utilizzano sarebbe però ancora esiguo.
Stando alle percentuali pubblicate, ben il 74% degli intervistati avrebbe
affermato di fidarsi delle ultime innovazioni proposte dal mercato high tech,
nel contempo appena il 19% di essi farebbe ricorso a strumenti tecnologici
avanzati nel corso della vita quotidiana, inclusi quelli che renderebbero
le abitazioni più confortevoli e sicure come per esempio i sistemi di allarme
smart basati sui sensori.
Un dato particolarmente ambiguo considerando che oltre il 90% degli over
65 avrebbe come primo desiderio quello di vivere lungamente e in salute nella
propria casa. Il 33% di questi ultimi si sentirebbe insicuro all’interno di
essa, quindi una maggiore familiarità con la tecnologia potrebbe rappresentare
un semplice sistema per migliorarne la qualità della vita.
Telecamere, applicazioni mobili, sensori di caduta, strumenti per il monitoraggio
in tempo reale dello stato di salute e telecamere per il controllo degli ambienti
sono solo alcune delle soluzioni disponibili per questo scopo in un Paese
come il nostro che conta oltre 13.5 milioni di anziani, ad oggi mancherebbe
però un’adeguata strategia di cumunicazione per renderne noti i benefici.
Ancora caute le posizioni dei più anziani nei confronti della digitalizzazione
in ambito sanitario, ma in questo caso i nostri connazionali si starebbero
dimostrando più intraprendenti e fiduciosi rispetto alla media dei loro coetanei
del Vecchio Continente: 58% contro il 42%. La maggiore preoccupazione sarebbe
però rivolta al possibile diminuire delle relazioni umane dirette da medici
e pazienti.