Satispay, società che sviluppa e gestisce l’omonima piattaforma per i pagamenti digitali e i trasferimenti di denaro tramite App, ha recentemente affrontato un round di investimenti che le ha permesso di raccogliere ben 320 milioni di euro, grazie a questa operazione l’azienda italiana ha raggiunto un valore pari ad 1 miliardo di euro diventando un "unicorno".
Creata da Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta, Satispay nacque dalla constatazione che in Italia gli esercenti tendevano a rifiutare i pagamenti tramite carte di credito, soprattutto per piccole somme di denaro. Questo comportamento constringeva anche coloro che preferiscono i sistemi elettronici ad utilizzare il contante.
Lanciata nel 2015, l’applicazione di Satispay permette quindi di effettuare pagamenti anche di piccola entità in tutti i negozi convenzionati e online, senza usare carte di credito o denaro contante. Per i privati tutte le operazioni sono gratuite, al netto delle commissioni operate dalle banche per le ricariche e delle commissioni per bollettini e bolli, i negozianti non hanno commissioni fino a 10 euro.
Questo sistema ha permesso di creare un network composto da circa 200 mila commercianti e 3 milioni di persone, senza contare che proprio sulla spinta del suo successo diversi istituti bancari hanno dovuto rimodulare le proprie tariffe, offrendo ad esempio transazioni gratuite al di sotto di una certa soglia per rimanere concorrenziali.
Attualmente Satispay, che è totalmente indipendente da qualsiasi circuito di carte di credito o debito, impiega 300 dipendenti ma avrebbe già programmato di raddoppiarli nel corso del prossimo anno e mezzo. Nel suo futuro vi è probabilmente il debutto in Borsa e la prospettiva di diventare la più grade società Fintech del Vecchio Continente.