La Sardegna e la Nuova Zelanda sono due isole lontanissime tra loro, ma in questi giorni sono state accumunate da due eventi molto simili: gli arresti da parte della polizia di due bande specializzate nella stessa tipologia di crimini informatici.
In Nuova Zelanda è stato fermato un gruppo di crackers, alcuni dei quali minorenni, che in un periodo relativamente breve avevano violato oltre 1,3 milioni di terminali grazie a dei botnet studiati appositamente per trafugare dati personali.
In Sardegna, la polizia postale (in collaborazione con i colleghi di Lazio, Puglia e Lombardia) ha fermato un’altra banda, anch’essa composta in parte da minorenni, che si era specalizzata in truffe informatiche perpetrate tramite phishing.