Sam Altman, il CEO di OpenAI, sarebbe stato accusato di abusi sessuali da parte di sua sorella, Ann Altman. Quest’ultima avrebbe presentato una causa contro il fratello, accusandolo di averla abusata ripetutamente nel periodo tra il 1997 e il 2006.
Le accuse contro Sam Altman
Stando a quanto riportato dalla notizie attualmente circolanti, per l’accusatrice gli abusi sarebbero iniziati quando Sam Altman aveva 12 anni e lei 3 anni. Sarebbero proseguiti fino a quando Ann aveva circa 11 anni e il fratello era un adulto.
Nella denuncia si affermerebbe che tali episodi si sarebbero verificati più volte. Ann Altman avrebbe inoltre affermato che gli abusi le avrebbero causato grave stress emotivo, angoscia mentale e depressione. Effetti le cui conseguenze persisterebbero ancora oggi.
La risposta dell’accusato e della sua famiglia
In risposta alle accuse, il 7 gennaio Sam Altman ha condiviso su X una dichiarazione della famiglia, che sarebbe stata co-redatta con sua madre, Connie, e i suoi fratelli, Max e Jack.
Nella dichiarazione viene espressa preoccupazione per il benessere di Ann, suggerendo che le sue accuse potrebbero essere legate alle sue condizioni di salute mentale. La famiglia avrebbe affermato inoltre che Annie avrebbe continuato a chiedere denaro e avrebbe formulato delle dichiarazioni definite “profondamente offensive” nel corso degli anni che sarebbero risultate però false.
La famiglia ha poi negato le accuse nei confronti di Sam, affermando che non ci sarebbe mai stato alcun abuso. A loro parere le accuse di Ann sarebbero motivate invece da rabbia e risentimento per il fatto di non aver ricevuto più soldi dalla famiglia. Ann avrebbe poi una storia di problemi di salute mentale che renderebbe le sue accuse meno credibili.
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