Dopo Mountain View e Disney anche Salesforce, società indicata da molti analisti come la candidata più credibile per l’acquisizione, avrebbe rinunciato a prendere il controllo diu Twitter. Circolata nelle scorse ore, questa notizia avrebbe determinato un crollo improvviso per il valore dei titoli azionari del Sito Cinguettante.
A confermare gli ultimi aggiornamenti vi sarebbero anche le recenti decisioni del consiglio di amministrazione guidato da Jack Dorsey, il board avrebbe dovuto tenere un meeting appositamente dedicato alle strategie da intraprendere in vista di un’imminente cessione, ma in mancanza di un compratore l’appuntamento sarebbe stato cancellato.
Quali potrebbero essere le ragioni dell’abbandono da parte di Salesforce? A tal proposito si potrebbe ipotizzare che le cifre circolate fino a ora siano state troppo elevate; pare infatti che i vertici di Twitter siano intenzionati ad ottenere un controvalore pari a circa 30 miliardi di dollari, probabilmente troppo per chiunque voglia giustificare l’utilità di un’acquisizione del genere.
Twitter non può vantare l’immensa utenza di Facebook, l’alto livello di specializzazione di LinkedIn o le potenzialità di soluzioni come Instagram in termini di crescita. Al contrario si tratta di un progetto che fatica sempre di più ad attirare nuove iscrizioni e non offre molte alternative dal punto di vista della monetizzazione.
E’ quindi probabile che l’ansia di "vendere" del board di Twitter non ne stia favorendo il valore di mercato, le sue azioni si aggirerebbero oggi poco al di sopra dei 17 dollari contro i 60 di inizio 2014 ed è quindi probabile che un eventuale compratore (magari la stessa Salesforce) abbia tutto l’interesse di rimandare l’acquisto per formulare un offerta che sia più contenuta possibile.