Sarebbe veramente una grande perdita per la RIM se non potesse più vendere il proprio smartphone BlackBarry in un paese in piena crescita economica e tecnologica come il sub continente indiano; per questo motivo l’azienda è in trattative continue con Nuova Delhi.
Ma veniamo alla radice del problema: tramite il suo servizio di messaggistica il BlackBarry mette a disposizione un archivio criptato per la protezione dei messaggi inviati dagli utenti, questi contenuti vengono memorizzati all’interno dei server della stessa RIM.
Ora però il Governo della grande nazione asiatica non gradisce il fatto di essere tagliato fuori dalla possibilità di monitorare le comunicazioni dei propri cittadini, ne consegue l’opposizione di Nuova Delhi alla diffusione del BlackBarry sul suolo indiano.
Sembra quindi che la RIM, per non perdere un vasto mercato in continuo incremento, sia disposta a mettere a disposizione della autorità indiane le chiavi per l’accesso ai messaggi criptati; ma se questo privilegio dovessere essere concesso all’India, perché non dovrebbero richiederlo anche altri paesi?