Il CIAE (Comitato Interministeriale per gli Affari Europei) dovrà esaminare la proposte italiane per l’utilizzo dei fondi derivanti dal Recovery Plan, il piano per la ripresa dell’Europa che consiste in un pacchetto di 1.824.3 miliardi di euro da utilizzare per sostenere le economie degli stati membri durante la crisi creata dalla pandemia di Coronavirus (Sars-Cov-2).
I fondi Europei per l’Innovazione e la Digital Transformation in Italia
Nella dotazione vi sono anche 209 miliardi di euro correlati al Next Generation Eu che il Governo Conte vorrebbe utilizzare per finalità legate alla digitalizzazione, all’innovazione e alla Digital Transformation raddoppiando il tasso di crescita economica della Penisola e incrementando di non meno di 10 punti percentuali il tasso di occupazione italiano.
Per ottenere questi risultati sono stati isolati diversi ambiti di intervento, a partire dal completamento della rete nazionale in fibra ottica e dagli interventi per la transizione delle infrastrutture di rete al 5G. Contestualmente viene riproposta l’esigenza di digitalizzare la Pubblica Amministrazione con l’obbiettivo di sburocratizzare la macchina statale.
Le proposte riguardano anche il cablaggio in fibra ottica degli istituti scolastici e la digitalizzazione dei processi di didattica e formazione. Il contributo derivante dalla nuove tecnologia dovrebbe permettere di limitare un grave fenomeno come quello dell’abbandono scolastico e, nel contempo, incrementare il numero di laureati fino a raggiungere (o avvicinarsi) alla media europea.
La digitalizzazione dovrà riguardare anche un settore strategico come quello della Sanità, da questo punto di vista si cercherà di sostenere quanto più possibile lo sviluppo della telesanità (anche con la scopo di diminuire la pressione sulle strutture ospedaliere in un periodo di grandi richieste) e di incoraggiare l’utilizzo del fascicolo sanitario elettronico.