Un quinto della dotazione finanziaria messa a disposizione dall’Unione Europea per il Recovery Fund sarà investito in progetti legati al Digitale, in termini assoluti parliamo di 150 miliardi di euro. A rivelarlo è stata la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen presentando le iniziative legate al piano Next Generation Eu.
Nel corso del suo primo discorso sullo Stato dell’Unione davanti al Parlamento Europeo la presidente ha sottolineato l’esigenza di implementare una rete più ampia per le connessioni a banda ultralarga, ad oggi infatti circa il 40% di coloro che risiedono nelle aree rurali del Vecchio Continente non avrebbero la possibilità di accedere a tale tecnologia, con effetti negativi anche per le imprese.
Come sottolineato durante l’intervento, i prossimi 10 anni dovranno essere ricordati come il "decennio digitale" per l’Europa, continente che dovrà essere in grado di sviluppare infrastrutture diffuse per la fibra, il 5G e il futuro 6G. Nel contempo dovrà essere realizzata una rete europea per il Cloud computing che renda gli stati membri liberi dalla dipendenza dalle piattaforme estere.
Identità digitale e super computer Europeo
Tra le altre proposte della Commissione Europea troviamo anche la creazione di un’Identità Digitale che sia unica per tutti i cittadini dell’Unione Europea e valida su tutto il suo territorio nonché investimenti dedicati alla realizzazione di supercomputer Made in Europe che dovrebbero richiedere un impegno pari a circa 8 miliardi di euro.
Da segnalare anche i richiami contro lo strapotere delle Big Company High Tech che, sempre secondo la von der Leyen, dovranno essere monitorate con sempre maggiore attenzione dalle autorità antitrust, in particolare quando vengono realizzate acquisizione che rischiano di generare nuove posizioni dominanti a danno della libera concorrenza.