Gli sviluppatori della Casa di Redmond avrebbero pubblicato per errore la versione del motore di ricerca Bing che presenta l’integrazione con il chatbot ChatGPT sviluppato dalla OpenAI. Questa release sarebbe rimasta online soltanto per poco tempo ma lo studente Owen Yin avrebbe fatto in tempo a testarne alcune funzionalità.
In essa ChatGPT sarebbe accessibile tramite il pulsante "Chat" posizionato subito prima della scheda dedicata alla ricerca per immagini. Una volta cliccato su quest’ultimo l’utente dovrebbe visualizzare un’area di testo in sostituzione del campo destinato alla digitazione delle keyword, ciò per dare maggior spazio ai contenuti in linguaggio naturale.
Per interagire con il chatbot dovrebbe essere possibile digitare richieste della lunghezza massima di mille caratteri, in ogni caso Microsoft avrebbe già provveduto a mettere le mani avanti pubblicando un avviso con il quale informare gli utilizzatori che gli output sono forniti da un’Intelligenza Artificiale e potrebbero non essere sempre attendibili.
Bing's ChatGPT integration just appeared for me. Replaces the search bar with a composer for natural-language questions pic.twitter.com/NxZ0k9O92C
— Owen Yin (@Owen_Yin) February 3, 2023
Bing restituirà ai suoi utenti una vera e propria risposta in tono colloquiale
La maggiore differenza tra questa funzionalità e la versione tradizionale del motore di ricerca dovrebbe risiedere nel fatto che essa fornisce delle risposte in modalità colloquiale, consentendo inoltre di approfondire l’argomento trattato con ulteriori query. Non si avrà invece la classica lista di link generata in risposta alle parole chiave.
Bing nella variante animata da GPT-4 dovrebbe essere quindi quasi pronto al lancio. Da parte sua Google ha invece organizzato (forse un po’ in emergenza) un evento grazie al quale l’8 febbraio scopriremo in che modo l’azienda guidata da Sundar Pichai risponderà a quella che sembrerebbe essere una vera e propria minaccia per il futuro del suo business.