Pittsburgh, capoluogo della contea di Allegheny nello stato USA della Pennsylvania, è nota soprattutto negli Stati Uniti per i suoi tantissimi ponti e per l’industria metallurgica. Nel corso degli ultimi anni la città si è però imposta anche come polo tecnologico, tanto che il numero di impiegati nelle aziende high tech avrebbe superato quello dei lavoratori occupati nelle acciaierie.
Ecco quindi sorgere (senza abbandonare gli Stati Uniti) quella che diversi analisti indicano come la Silicon Valley del futuro, l’attuale centro della Bay Area californaiana starebbe infatti facendo in conti con alcune importanti problematiche, primo tra tutti il costo ormai eccessivo del Real Estate, che prima o poi potrebbero convincere startup e multinazionali a migrare altrove.
A breve Pittsburgh potrebbe ricevere una spinta definitiva assicurandosi la costruzione del nuovo quartier generale di Amazon. Jeff Bezos avrebbe infatti promesso 5 miliardi di dollari di investimenti e 50 mila posti di lavoro alla città che riuscirà a dimostrarsi più adatta dal punto di vista amministrativo, fiscale e soprattutto logistico.
Un altro punto di forza della località risiede nel prestigio di due atenei come la Carnegie Mellon University e la University of Pittsburgh, entrambe rinomate per gli studi dedicati allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale. Non è un caso che Uber abbia deciso di creare proprio in quella zona la sua divisione dedicata all’implementazione delle tecnologie per le driverless car.
In particolare lo scorso anno la University of Pittsburgh è stata l’università in grado di lanciare il maggior numero di startup, ben 23, a livello nazionale. Un risultato importante per una città relativamente piccola, circa 300 mila abitanti, che a causa della crisi industriale oggi conta una popolazione pari alla metà di quella degli anni ’50.