A partire dal 1° gennaio 2025, diventa obbligatorio per tutti gli amministratori di società, sia di persone che di capitali, dotarsi di una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) personale.
La misura è prevista dall’articolo 860 della legge di Bilancio 2025 (legge n. 207 del 30 dicembre 2024), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2024. Questa disposizione rappresenta un ulteriore passo verso la digitalizzazione delle comunicazioni ufficiali in ambito societario.
La modifica normativa
L’obbligo introdotto modifica l’articolo 5 del Decreto Legislativo n. 179/2012, che già imponeva la registrazione della PEC per le imprese individuali nel Registro delle Imprese. La nuova normativa amplia questa prescrizione includendo anche gli amministratori di società, indipendentemente dalla natura giuridica dell’ente.
In particolare, il testo prevede che ogni amministratore, sia esso il presidente, il legale rappresentante, un membro del consiglio di amministrazione o, nel caso di società con sistema dualistico, un membro del consiglio di sorveglianza, debba disporre di una PEC personale registrata nel Registro delle Imprese.
Implementazione dell’obbligo
Le modalità operative per adempiere al nuovo obbligo saranno definite attraverso disposizioni attuative. Una volta che il Registro delle Imprese avrà recepito il nuovo adempimento, ogni amministratore dovrà comunicare il proprio indirizzo PEC personale affinché venga registrato nella visura camerale della società.
- Amministratori con PEC esistente: chi possiede già un indirizzo PEC personale, ad esempio per la gestione di un’impresa individuale o di un’attività professionale autonoma, potrà utilizzare quello esistente notificandolo al Registro delle Imprese.
- Amministratori senza PEC: chi non ha ancora una casella PEC dovrà attivarne una e registrarla nel sistema camerale.
L’obbligo si applica sia alle società di nuova costituzione sia a quelle già esistenti, che dovranno regolarizzare la situazione nei tempi stabiliti.
Impatto sulle società con più amministratori
Nelle società con un amministratore unico, l’adempimento sarà relativamente semplice, poiché basterà registrare un solo indirizzo PEC.
Tuttavia, per le società con un consiglio di amministrazione composto da più membri, l’obbligo riguarda ogni singolo amministratore e non esclusivamente il presidente. In questo caso, m quindi, ogni amministratore dovrà dotarsi di un indirizzo PEC personale e comunicarlo al Registro delle Imprese affinché venga inserito nella misura della società.
Obiettivi e considerazioni
Questa misura mira a rafforzare la trasparenza e l’efficienza delle comunicazioni ufficiali tra amministratori, Registro delle Imprese e altri enti pubblici. La PEC garantisce infatti la tracciabilità delle comunicazioni e conferisce pieno valore legale ai messaggi inviati e ricevuti.
Nonostante la norma, allo stato attuale, non specifichi sanzioni specifiche per la mancata ottemperanza, è ragionevole ipotizzare che la mancata registrazione della PEC personale possa comportare difficoltà operative, come l’impossibilità di ricevere notifiche ufficiali o di effettuare alcuni adempimenti amministrativi.