OpenAI, l’organizzazione guidata da Sam Altman a cui si deve il modello linguistico GPT, ha lanciato la versione beta di una libreria Python dedicata agli sviluppatori che utilizzano questo linguaggio. Tale soluzione semplificherà l’interazione delle applicazioni con la API che permettono di comunicare con le Intelligenze Artificiali Generative.
Sfruttando questa libreria, che non ha ancora raggiunto la versione stabile, si avranno a disposizione da subito i metodi per la connessione alle interfacce di programmazione e non sarà necessario scrivere il codice da zero. Nello stesso modo si potranno richiamare le funzionalità che permettono di generare e manipolare testi, immagini e tutti gli altri contenuti supportati.
Grazie alla libreria (OpenAI Python SDK) si potranno ottimizzare i dati per il training dei modelli, sviluppare applicazioni speech-to-text basate su Whisper, creare e modificare immagini con DALL-E, sfruttare librerie Python per l’analisi dei dati come Pandas e Numpy e implementare funzionalità di completamento per vari tipi di modelli tra cui GPT-4.
We are currently previewing OpenAI Python SDK 1.0. It's a breaking change, so please try it out & give us feedback: https://t.co/6WyM2rUr0Z https://t.co/UuKh3rKd7E
— Greg Brockman (@gdb) October 4, 2023
Un altro vantaggio dell’SDK risiede nel fatto che esso sarà sempre compatibile con le nuove versione delle API di OpenAI. Queste ultime, tra l’altro, dovrebbero subire presto delle modifiche rilevanti e disporre di uno strumento che le supporta nativamente permetterà di adeguare le proprie applicazioni in modo più semplice e veloce.
Così come avvenuto fino ad ora per tutte le applicazioni che comunicano con le API del gruppo che ha creato ChatGPT, anche in questo caso sarà necessario disporre di un’apposita API Key per l’autenticazione. Il loro utilizzo non è gratuito, tranne un piccolo credito fornito all’atto dell’iscrizione, e varia a seconda della quantità di risorse (token) impiegate.