I GPTs sono dei chatbot personalizzati che permettono agli utenti di utilizzare versioni di ChatGPT specializzate in determinati argomenti o task. Esistono quindi GPTs appositamente implementati per la programmazione così come la cucina, la cura della salute, il gioco, la scrittura dei testi, l’automatizzazione dei servizi, la traduzione e molto altro.
Per il momento, e probabilmente le cose rimarranno così per questioni legate alla monetizzazione, i GPTs possono essere utilizzati soltanto da chi ha sottoscritto un abbonamento alla formula ChatGPT Plus che costa 20 euro al mese. è poi possibile accedere ad essi tramite la piattaforma Copilot di Microsoft che si basa sulla stesso modello di OpenAI.
Vista la portata innovativa di quelli che sono dei veri e propri assistenti personali basati sull’Intelligenza Artificiale, il gruppo capitanato da Sam Altman ha deciso di aprire uno store apposito e di facilitarne l’utilizzo. Per questo motivo d’ora in poi sarà possibile richiamare un chatbot semplicemente tramite una "@" digitata prima del suo nome.
You can now bring GPTs into any conversation in ChatGPT – simply type @ and select the GPT.
This allows you to add relevant GPTs with the full context of the conversation. pic.twitter.com/Pjn5uIy9NF
— OpenAI (@OpenAI) January 30, 2024
Come sottolineato dal CEO della compagnia, questa semplice modalità di citazione permetterà ai GPTs di entrare in gioco nel corso di una conversazione e di comprendere il contesto nel quale si è sviluppata un’interazione. Questo significa sostanzialmente che si potrà richiedere l’assistenza di un chatbot personalizzato in qualsiasi momento.
Stando alle notizie circolate fino ad ora, i GPTs disponibili tramite il catalogo di OpenAI (arrivati molto rapidamente a quota 3 milioni) sarebbero ancora sottoutilizzati e genererebbero meno del 3% del traffico prodotto complessivamente da ChatGPT. La possibilità di richiamarli facilmente potrebbe quindi rappresentare un incentivo alla loro adozione.