Come si valuta il livello di intelligenza di un’AI? Quali sono i parametri che permettono di capire se ci si tova davanti ad un’Intelligenza Artificiale o ad una più avanzata AGI (Artificial General Intelligence)? Per rispondere a questa domanda OpenAI ha introdotto una scala grazie alla quale classificare lo stato di avanzamento degli LLM (Large Language Model).
OpenAI Scale Ranks Progress Toward `Human-Level' Problem Solving https://t.co/tnoN8V3OrY
— John Lothian (@JohnLothian) July 12, 2024
Tale sistema di classificazione prevede 5 livelli dove il più basso è associato ai chatbot AI attualmente operativi, come per esempio ChatGPT che viene implementato dalla stessa compagnia di Sam Altman e soci. Stando così le cose, saremmo soltanto all’inizio di un progresso che con il tempo porterà alla creazione di AI in grado di ragionare come esseri umani.
Lo step successivo riguarda le AI che sono in grado di trovare soluzioni a problemi che potrebbero essere risolti da persone che hanno conseguito un dottorato di ricerca. Il terzo livello è invece quello dei cosiddetti AI Agent, cioè quei bot che hanno la capacità di completare task autonomamente, sostituendo l’utente che li ha richiesti.
Ad un livello superiore troviamo poi le AI innovative, in sostanza quelle che potrebbero trovare nuovi modi per risolvere un problema, ad esempio trovare una nuova terapia per una determinata patologia. Il quinto ed ultimo livello è infine quello associato alle AGI, AI in grado di formulare astrazioni e svolgere compiti per cui non sono state addestrate.
Stando a quanto dichiarato dai portavoce di OpenAI, il livello attuale sarebbe il primo ma non saremmo troppo lontani dall’arrivare al secondo. Per quanto possa sembrare un progresso minimo è bene precisare che una AI di livello 2, cioè meno evoluta di un AI Agent, sarebbe già in grado di sostituire gli operatori umani nello svolgimento di diversi compiti legati alla produttività.
