Per alcuni anni i computer più potenti della Terra sono stati realizzati in Asia abbattendo il dominio degli Stati Uniti in questo campo; ora, grazie ad un elaboratore denominato Sequoia e basato sul Kernel Linux, il record è ritornato nelle mani degli USA.
Le prestazioni messe a disposizione da Sequoia sono calcolabili in 16,3 petaFLOPS, ciò signifca che tale super computer è più potente di circa il 150% rispetto all’ex primatista giapponese “K” che poteva garantire un livello di performances pari a 10,5 petaFLOPS.
Un potenza di calclo di questa portata è possibile grazie ad una configurazione hardware ben lontana da quella dei comuni Pc domestici; Sequoia, che per ragioni legate alla stabilità del sistema viene raffreddato completamente a liquido, è infatti dotato di ben 1,5 milioni di core destinati alla computazione.
Questo prodigio della tecnologia è dovuto agli sforzi dei ricercatori del Lawrence Livermore National Laboratory, ma per la sua realizzazione è stato fondamentale il contributo del colosso IBM che ha messo a disposizione il suo sistema BlueGene/Q.