Lo scorso ottobre alcuni parlamentari dell’attuale compagine di maggioranza avevano presentato delle proposte di legge dedicate al contrasto della condivisione illecita di contenuti protetti da diritto d’autore, soprattutto online. Di recente, queste ultime sono state approvate praticamente all’unanimità dalla Camera dei Deputati.
Tra le principali novità di questa iniziativa, che comunque dovrà essere vagliata anche dal Senato, vi è il fatto che a disporre il blocco degli streaming pirata, ad esempio una partita di calcio, sarà direttamente l’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni). Per fare ciò basterà che l’Authority invii una richiesta al provider Internet.
Una volta ricevuta la comunicazione dall’AGCOM, l’ISP potrà agire bloccando la risoluzione dei DNS (Domain Name System), impedendo quindi ai fruitori di utilizzare l’URL che permette di visualizzare il contenuto coinvolto su browser Web, oppure facendo in modo che il traffico di Rete non possa essere instradato verso le piattaforme pirata.
E’ inoltre previsto che nel caso di eventi trasmessi in diretta, una competizione sportiva o anche un concerto, l’AGCOM possa intervenire richidendo un provvedimento di urgenza senza la necessità di un contraddittorio con chi effettua la trasmissione. In questo caso infatti sarà sufficiente una segnalazione da parte di chi detiene i diritti o li gestisce in licenza.
Una volta notificato il provvedimento si avranno 30 minuti di tempo per l’attivazione del blocco. Tra gli interessati non vi sono soltanto i già citati provider ma anche i motori di ricerca, i loro gestori infatti potrebbero ricevere la richiesta di rimuovere dai propri indici tutti i link che permettono agli utenti di accedere ai contenuti trasmessi illegalmente.