Secondo quanto comunicato dalla Global Payments Inc., società che opera nel settore della mediazione tra istituti creditizi e aziende, ben 50 mila numeri di carte di credito (ma potrebbero essere anche 10 milioni) potrebbero essere attualmente nelle mani di alcuni crackers.
L’attacco sarebbe stato effettuato tra il 21 e il 25 febbraio a carico dei server della Global Payments Inc., che gestisce milioni di account; i tecnici dell’azienda avrebbero rilevato l’incursione nel giro di poche ore limitando i danni e comunicando l’avvenuto ai gestori delle carte di credito.
Ad oltre un mese dall’azione dei crakers non sarebbe ancora noto se le informazioni potenzialmente trafugate siano state utilizzate per effettuare dei pagamenti; da parte sua Visa avrebbe commentato la vicenda sottolineando il livello di sicurezza del proprio circuito.
A questo punto, dovrebbero essere le stesse banche e gli operatori delle carte di credito ad analizzare i flussi di denaro prodotti nelle ultime 5 settimane per verificare se alcuni dati siano stati utilizzati per la sottrazione indebita di denaro; ad ora non sembrerebbero essere giunte segnalazioni in questo senso da parte degli utenti.