L’ultima trimestrale d’esercizio di Meta (ex Facebook Inc.) sembrerebbe essere stata accolta nel peggiore dei modi dagli investitori, tanto che a poche ore dalla presentazione il titolo azionario del gruppo capitanato da Mark Zuckerberg avrebbe registrato un crollo pari a circa 1/5 del suo valore nel corso delle contrattazioni a mercati chiusi.
Così come accaduto in questi giorni per altre realtà dell’high Tech, si pensi per esempio a PayPal, a pesare sui risultati in Borsa non sarebbero stati i numeri relativi al fatturato e alle entrate nette, in ogni caso in crescita rispetto allo scorso anno, ma la constatazione che questi ultimi sarebbero stati inferiori rispetto alle previsioni degli analisti.
Il Metaverso avrà dei costi molto alti di sviluppo e mantenimento dell’infrastruttura
A pesare sulle valutazioni degli investitori sarebbero anche le questioni inerenti il Metaverso, un progetto che per via delle sue caratteristiche potrebbe avere la stessa portata rivoluzionaria di Internet ma che pone diversi interrogativi per quanto riguarda i costi, il ritorno di investimento e la possibilità di creare un’infrastruttura adeguata a garantirne il funzionamento.
Ad oggi le risorse consacrate dalla compagnia di Menlo Park per iniziative e ricerche dedicate a tecnologie legate alla Realtà Virtuale, alla Realtà Aumentata e alla creazione di scenari immersivi avrebbero raggiunto quota 10 miliardi di dollari, per contro il gruppo non avrebbe ancora trovato una modalità ottimale per convertire questo impegno in monetizzazione.
Nel breve periodo potrebbe generare forti preoccupazioni anche la minore disponibilità degli imprenditori ad investire in annunci pubblicitari, fenomeni come il chip shortage e l’aumento dei prezzi delle materie prime starebbero infatti consigliando di attendere tempi migliori e di rimandare anche le spese per le promozioni e l’advertising.