Meta ha sciolto il team RAI (Responsible AI) il cui compito era quello di individuare un modo responsabile per implementare e utilizzare le tecnologie basate sulle Intelligenze Artificiali. I dipendenti prima impiegati in questo gruppo non verranno licenziati ma saranno trasferiti nelle divisioni che si occupano delle infrastrutture AI e ai prodotti basati su di esse.
Stando così le cose la compagnia di Mark Zuckerberg e soci non avrebbe preso questa decisione per una questione di contenimento dei costi ma di ottimizzazione delle risorse. Nel novembre 2022 Menlo Park aveva avviato un round di licenziamenti con il quale erano stati allontanati circa 11 mila collaboratori, a maggio 2023 lo stesso destino era toccato ad altri 11 mila.
Jon Carvill, dirigente a capo delle comunicazioni di Meta, quest’ultima non abbandonerà il suo impegno nello svilppo di un’AI responsabile e sicura. Chi prima se ne occupava continuerà a farlo ma da una posizione differente nell’organigramma societario. Non si tratta comunque della prima volta che l’azienda interviene pesantemente sugli aspetti relativi alla RAI.
Meta disbanded its Responsible AI team https://t.co/BLNNEVCtD6
— The Verge (@verge) November 18, 2023
Ad inizio 2023, infatti, i componenti del team erano stati quasi tutti licenziati e sostituiti con altri. Alla base di questa iniziativa vi sarebbero stati in particolare i rapporti tra la dirigenza e il gruppo, il cui grado di autonomia sarebbe stato molto limitato e scarsamente in grado di incidere sulle decisioni riguardanti l’implementazione delle AI.
Attualmente Meta sta lavorando su modelli generativi che possano essere integrati nelle applicazioni del proprio network. Tra i progetti in fase di sviluppo vi sono quelli dedicati alla creazione di bot personalizzati con cui interagire in chat e la possibilità di replicare il volto e la voce di personaggi famosi per la generazione di contenuti dedicati ai follower.