I portavoce di Meta (ex Facebook Inc.) hanno voluto smentire le voci secondo cui Facebook ed Instagram potrebbero presto lasciare l’Europa. Tali indiscrezioni si erano diffuse nei giorni scorsi a causa del fatto che le diverse legislazioni sulla privacy del Vecchio Continente e degli Stati Uniti potrebbero impedire il trasferimento di dati personali verso questi ultimi.
In realtà la compagnia californiana non ha mai parlato di un abbandono dell’Europa, le notizie non confermate circolate fino ad ora facevano infatti riferimento ad un messaggio inviato da Mark Zuckerberg e soci alla SEC (Securities and Exchange Commission) in cui Meta paventava la possibilità che il divieto di migrazione dei dati a livello europeo potesse causare l’interruzione di alcuni servizi.
Sostanzialmente il documento del gruppo elencava tutti i possibili rischi di una normativa più restrittiva riguardo alla data retention, questo però non significa che l’azienda abbia mai avuto intenzione di chiudere le localizzazioni dei suoi social media in Europa. Del resto un’evenienza del genere rappresenterebbe una perdita economica importante sia per Meta che per gli stati membri interessati.
Per garantire l’erogazione di alcuni servizi in Europa sarà necessario raggiungere un compromesso riguardo al trasferimento dati
Le preoccupazioni di Menlo Park sarebbero comunque motivate, questo perché un pronunciamento della Corte di Giustizia Europea avrebbe invalidato sia il Privacy Shield che il Safe Harbour, cioè i due accordi che fino ad ora avevano permesso a Facebook e Instagram di trasferire i dati dei propri iscritti verso server collocati Oltreoceano.
A parere dei dirigenti di Meta gli USA e l’Europa dovrebbero quindi correre ai ripari e ridefinire i propri accordi riguardo al trasferimento dei dati acquisiti, questo per evitare che piattaforme come quelle della compagnia continuino ad operare in un clima di incertezza dove è molto difficile stabilire quali comportamenti siano leciti e quali no.