Meta ha deciso di modificare il modo in cui applica le "etichette" di riconoscimento per i contenuti generati o alterati tramite l’AI. Fino ad ora questi ultimi venivano contrassegnati tramite l’indicazione "Made with AI" che ora è diventata "AI Info". Questo perché la dicitura precedente in alcuni casi non poteva essere ritenuta veritiera.
Un’immagine che è stata leggermente ritoccata con l’AI, dove per esempio è stato rimosso un oggetto o una piccola imperfezione, non è di per sé un prodotto dell’Intelligenza Artificiale. In questi casi "Made with AI" è quindi un’etichetta fuorviante, soprattutto quando ad essere definite in questo modo sono le foto di professionisti del settore.
Meta changes its label from ‘Made with AI’ to ‘AI info’ to indicate use of AI in photos https://t.co/USA350MPdW
— TechCrunch (@TechCrunch) July 1, 2024
Come sottolineato dai portavoce della compagnia di Menlo Park, "AI Info" è stata introdotta appunto per l’esigenza di salvaguardare il diritto degli utenti di essere informati su ciò che stanno visualizzando, indipendentemente dalla natura di quest’ultimo. Del resto anche le piattaforme di Meta iniziano ad integrare un numero sempre maggiore di funzionalità basate sulla AI.
Ad oggi tutte le aziende stanno implementando dei sistemi destinati a facilitare il riconoscimento dei contenuti prodotti tramite modelli a diffusione come Midjourney, DALL·E o Stable Diffusion. Apple, ad esempio, ha scelto di arricchire le immagini tramite dei metadati, in altri casi si punta sull’applicazione di watermark più o meno visibili a occhio nudo.
In vista dell’appuntamento elettorale di novembre, le Presidenziali degli Stati Uniti, i contenuti creati con l’AI, non solo le immagini, sono al centro di una preoccupazione crescente. Non è un caso che Google abbia deciso di rinviare la fase di general availability di AI Overviews dopo le segnalazioni da parte dei tester di numerosi output anomali.