AI Overview è una piattaforma creata da Google con lo scopo di integrare i risultati delle ricerche tramite contenuti generati attraverso l’Intelligenza Artificiale. Il suo funzionamento è semplice: l’utente digita una query e oltre alla classica SERP (Search Engine Results Page) ottiene dei riassunti di contenuti prelevati dal Web e altre informazioni.
Il sistema prometteva di rivoluzionare la Search Experience su Google ma gli esiti non sono stati quelli attesi, in alcuni casi infatti AI Overview avrebbe fornito delle risposte completamente prive di senso, vere e proprie "allucinazioni" come per esempio il consiglio di utilizzare la colla per far aderire meglio il formaggio alla base della pizza.
Dopo questi incidenti Mountain View avrebbe deciso di limitare gli output di AI Overview, diminuendone la presenza nei risultati. Stando alle analisi effettuate da una società indipendente, BrightEdge, dopo la presentazione tenutasi durante il Google I/O l’AI avrebbe partecipato al 27% delle risposte alle query, successivamente tale dato si sarebbe assestato all’11%.
BrightEdge data -> Google AI Overviews visibility drops, only shows for 15% of queries
And I'm tracking AI overviews for several sites now across industries (limited queries per site obviously). In total, I'm seeing AI overviews for 15% of the queries exactly. So very… pic.twitter.com/ZugFWmD6iH
— Glenn Gabe (@glenngabe) June 4, 2024
Il calo sarebbe stato registrato già prima che le allucinazioni prodotte diventassero note a seguito delle segnalazioni degli utenti, questo potrebbe significare che Sunder Pichai e soci potrebbero aver osservato quasi da subito delle anomalie nel comportamento del modello generativo sottostante, cioè a poca distanza dalla presentazione.
Comunque vadano le cose, l’integrazione dell’AI nelle ricerche online non subirà alcun arresto. Google è già al lavoro per migliorare il funzionamento di AI Overview ma vi sarebbero ancora dei nodi da sciogliere, come per esempio quello della monetizzazione dei contenuti prodotti dalla AI e il fatto che la generazione di questi ultimi sia ancora oggi molto costosa.