Qualcuno si ricorda del progetto Clubhouse? La piattaforma, ancora esistente, aveva riscosso un grande successo grazie all’introduzione di una nuova formula per il social networking, in essa infatti gli utenti interagiscono esclusivamente tramite dei messaggi vocali e popolando delle "stanze" dedicate ad argomenti specifici dove gli off topic non sono graditi.
Il grande clamore suscitato da questo servizio aveva portato diverse grandi realtà ad imitarlo, accadde così che compagnie come Twitter, Spotify e Facebook chiamarono a raccolta i loro sviluppatori perché creassero delle soluzioni alternative a Clubhouse. Quello che sembrava il social media del futuro dovette così registrare un repentino calo di interesse da parte del pubblico.
Il rapido declino del fenomeno sembrerebbe essere ancora più evidente in questi giorni, Mark Zuckerberg e soci infatti non sarebbero più interessati a puntare sui contenuti audio e nel breve periodo gli investimenti fatti fino ad ora per implementare il supporto ai podcast e alle chat room potrebbero essere abbandonati al loro destino.
Questa iniziativa in controtendenza rispetto alle strategie del recente passato non arriverebbe del tutto inattesa. In molti ricordano infatti che Meta era intenzionata a lanciare un programma finalizzato ad incrementare il numero di podcast pubblicati su Facebook, tale progetto venne poi abortito perché probabilmente poco performante dal punto di vista della monetizzazione.
La verità è che in questo momento l’azienda californiana è poco interessata ad investimenti in settori che non riguardino il Metaverso e l’e-commerce, questo anche per via del fatto che Facebook è alla ricerca di soluzioni in grado di attirare un’utenza composta da giovanissimi, quella che anche a causa di alternative come TikTok starebbe cominciando a mancare.