Recentemente l’assemblea degli azionsti di Yahoo! ha approvato il passaggio dell’azienda nelle mani di Verizon, quest’ultima ha messo sul piatto 4.47 miliardi di dollari (alcune centinaia di milioni di dollari in meno rispetto all’offerta iniziale) per fondere Sunnyvale con un’altra sua controllata, AOL, al fine di creare la media company Oath.
Non tutti gli asset di Yahoo! diventeranno proprietà di Verizon, infatti non dovrebbero far parte della cessione una quota di partecipazione pari al 36% di Yahoo! Japan, un’altra quota pari al 15% di Alibaba e alcune sussidiarie come la Excalibur IP che si occupa di protezione della proprietà intellettuale. L’unione di tali segmenti dovrebbe dare origine ad una nuova realta, la Altaba.
Finisce così l’era della CEO Marissa Mayer che avrebbe già rassegnato le dimissioni, come lei si sarebbe dimesso un altro dirigente, David Filo, che è stato il co-fondatore di Yahoo! insieme a Jerry Yang, mentre dovrebbero conservare la propria poltrona i manager Eric Brandt, Tor Braham, Catherine Friedman e Thomas McInerney.
McInerney sarà tra l’altro il CEO di Oath e a lui è toccato il compito si salutare coloro che se ne sono andati presentando nel contempo la nuova società; dalle sue dichiarazioni dell’ultima ora traspare chiaramente l’intenzione di "voltare pagina" dopo 18 mesi di trattative e una storia, quella di Sunnyvale, durata tra alti e bassi ben 15 anni.
Grazie alla fusione tra Yahoo! e AOL Verizon avrà a disposizione una realtà di grandi dimensioni da proporre sul mercato dell’advertising online, l’obbiettivo è quello di presentare agli inserzionisti un soggetto alternativo a gruppi come Google e Facebook che attualmente dominano incontrastate il settore della pubblicità su Web e mobile.