Secondo una recente rilevazione condotta dai ricercatori del Politecnico di Milano il settore dell’IoT (Internet of things) in Italia avrebbe registrato una crescita pari al 28% durante il 2015; parliamo di circa 1.47 miliardi di euro investiti in soluzioni che gestiscono le connessioni tra oggetti a cui se ne aggiungerebbero altre 530 milioni che comunicano via Wireless.
Questo mercato da ben 2 miliardi di euro deve buona parte del suo giro d’affari ad applicazioni di uso comune, non è quindi un caso che a generare la fetta più cospicua degli introiti siano stati i contatori per il gas; da soli questi ultimi avrebbero prodotto oltre 1 miliardo di euro con una crescita parti a ben 35 punti percentuali.
Particolarmente interessante anche il mercato dell’automotive, ad oggi nella Penisola circolerebbero infatti 5.3 milioni di automobili connesse, sostanzialmente un veicolo su 7, ma la tendenza alla crescita di questo particolare segmento verrebbe ulteriormente confermata da un incremento pari al 24% su base annua.
A beneficiare delle soluzioni per l’Internet delle Cose sarebbe stata anche l’edilizia con un +18% in favore del settore delle costruzioni; non sarebbero poi estranee alle innovazioni dell’IoT anche le aziende che si occupano dell’istallazione di impianti fotovoltaici e di sistemi per la videosorveglianza. Senza contare la crescente economia che andrebbe sviluppandosi intorno alle "smart cities".
Alessandro Perego, direttore scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, avrebbe commentato i dati esposti definendoli un segnale del fiorire di un’industria 4.0 che vede sempre più coinvolti sia gli operatori dell’enterprise che i consumatori oggi attivi in ambienti smart e interconnessi.