I responsabili dell’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), cioè l’ente statunitense che ha il compito di assegnare gli indirizzi IP e gestire il sistema dei nomi a dominio per il Web, starebbero per compiere un rilevante passo avanti nella direzione di una completa indipendenza dal controllo delle autorità USA.
L’annuncio di questa iniziativa sarebbe stato dato nel corso della 55esima edizione del meeting ICANN, manifestazione svoltasi di recente a Marrakesh, in Marocco. In sostanza l’intenzione sarebbe quella di privare definitivamente le istituzioni americane di tutti i poteri di supervisione che fino ad ora avevano avuto sul governo delle estensioni per i domini a livello mondiale.
In questo modo troverebbe finalmente giusta conclusione una situazione che negli anni aveva creato parecchie perplessità; l’ingerenza statunitense sulla regolazione dei nomi a dominio era stata "sopportata" per lungo tempo, fin dagli albori della Rete, ma con l’esplodere dello scandalo Datagate Washington avrebbe perduto l’autorevolezza necessaria per mantenere salde le redini del comando.
Secondo quanto dichiarato da Fadi Chehade, presidente dell’ICANN, l’organizzazione dovrà avere la possibilità di agire a livello internazionale senza rendere conto del proprio operato ad alcuna autorità locale; Internet potrebbe quindi diventare più libera e meno anglo-centrica dal punto di vista della cultura dominante. L’attuale fase di transizione dovrebbe concludersi entro il 30 settembre 2016.
Formalmente l’ICANN, che è un’ente no-profit, ha sempre goduto di un’indipendenza "formale" dal Governo statunitense, ma in realtà agiva sotto il controllo della NCA (National Communication Administration), cioè l’agenzia americana che si occupa di amministrare un settore strategico come quello delle telecomunicazioni.