Nello scorse ore alcuni siti istituzionali italiani sarebbero stati coinvolti in un attacco che avrebbe colpito anche le piattaforme online di alcune aziende, l’incursione sarebbe stata effettuata dalla crew chiamata Killnet che ne avrebbe già rivendicato la paternità. Il gruppo avrebbe agito in appoggio al Governo di Mosca e alla campagna militare russa contro l’Ucraina.
Tra i siti Internet interessati dall’azione malevola vi sarebbero stati anche quelli del Senato della Repubblica, dell’ACI (Automobile Club d’Italia), di Infomedix, della Banca Compass, dell’Istituto Superiore di Sanità, del Ministero della Difesa e della Scuola alti studi di Lucca. In tutti i casi l’attacco sarebbe stato di tipo DDoS (Distributed Denial of Service).
Un attacco DDoS consiste sostanzialmente nell’inviare un grande volume di richieste ad un servizio, quando il numero di queste ultime supera quello effettivamente gestibile dal server di destinazione le pagine target diventano lente o irraggiungibili. Tecnicamente si tratta quindi di un’azione malevola basata sul sovradimensionamento del traffico di rete.
L’obbiettivo di Killnet sono i paesi dell’area NATO
La Penisola non sembrerebbe comunque essere l’unico obbiettivo di Killnet che nelle ore precedenti avrebbe scagliato degli attacchi contro target presenti in USA, Polonia, Germania e nel Regno Unito, in linea di massima è prevedibile che almeno nel breve periodo assisteremo ad un incremento delle azioni malevole contro Paesi dell’area NATO (North Atlantic Treaty Organization).
Nel momento in cui viene scritta questa news i siti Web italiani attaccati sarebbero tornati a funzionare regolarmente. I componenti di Killnet fanno comunque riferimento ad un gruppo molto più esteso, il collettivo Legion apertamente filorusso, di conseguenza non è escluso che quanto accaduto possa ripetersi con attacchi provenienti da più fronti.