Il Ministero dello Sviluppo Economico guidato da Carlo Calenda ha dato ufficialmente il via alla sperimentazione del 5G nella Penisola; l’iniziativa interesserà 5 città coinvolgendo l’area metropolitana di Milano, Prato, L’Aquila, Bari e Matera. Comincia così il cammino per dotare il Paese di una tecnologia per reti mobili di V generazione.
Come specificato nell’annuncio pubblicato sul sito del dicastero, il 5G non rappresenta soltanto un’evoluzione del 4G, ma una piattaforma con la quale si aprono nuove opportunità di sviluppo, una tecnologia in forte discontinuità con il passato sia per quanto riguarda la velocità di trasmissione dei dati e sia per i tempi di latenza nettamente inferiori rispetto allla generazione precendete.
Il 5G è stato concepito per un mondo in cui non soltanto i computer e i dispositivi mobili, ma buona parte degli oggetti di uso quotidiano, sono costantemente connessi alla Rete e tra loro in ambito domestico così come nei contesti enterprise. Con questo nuovo standard verrà spianata la strada alla diffusione dell’IoT (Internet o Things).
La decisione del Ministero fa seguito ad un pronunciamento della Commissione europea che nel suo Action Plan per il 5G ha invitato tutti gli stati membri ad individuare almeno una città dove avviare la sperimentazione entro il 2018; nelle 5 città italiane scelte verranno messe a disposizione le frequenze e gli operatori interessati potranno presentare i loro progetti per il 5G.
Il bando associato alla fase di sperimentazione non è rivolto esclusivamente ai provider TLC e non riguarda soltanto l’infrastruttura, potranno partecipare anche altri soggetti nazionali ed internazionali nonché università, enti e centri di ricerca. Viene inoltre incentivato il coinvolgimento di PMI locali, startup ed enti pubblici interessati allo sviluppo del 5G per la fornitura di servizi ai cittadini.