Secondo recenti stime dei ricercatori di Gartner, gli investimenti in IT nel corso dell’anno corrente registreranno un saldo finale negativo per poi tornare ad una ripresa soltanto nel 2021. Nel complesso la flessione del 2020 dovrebbe assestarsi sui 6.5 punti percentuali mentre per il prossimo anno si prevede un incremento del 4% con un giro d’affari di oltre mille miliardi di dollari.
I risultati contenuti in tali previsioni dovrebbero essere l’effetto di due eventi di portata storica avvenuti quasi in concomitanza: l’emergenza creatasi in seguito alla pandemia mondiale di Coronavirus (Sars-Cov-2) e il Brexit che (in modo molto lento e quasi snervante) sta portando la Gran Bretagna ad uscire definitivamente dall’Unione Europea.
La ripresa futura dovrebbe essere invece l’effetto di strategie aziendali che non sarebbero state accantonate dai manager, in pratica la spesa in IT prevista per il 2021 sarebbe stata soltanto rimandata e con tutta probabilità verrà ripresa nel corso dei mesi a venire una volta che il panorama politico, economico e sociale risulterà meno instabile.
Prevista la crescita della spesa in tablet, pc e smartphone
Uno dei mercati che potrebbe beneficiare maggiormente di un ritorno alla normalità nel breve periodo dovrebbe essere quello dei dispositivi elettronici, la spesa per questi ultimi nel 2020 avrebbe registrato un calo di oltre 15 punti percentuali mentre per il 2021 ci si attende una crescita pari all’1.7%, soprattutto grazie alla maggiore domanda da parte delle imprese.
Inutile dire che anche il settore dello smart working continuerà a crescere, tanto che si prevede che negli Stati Uniti tale modalità finirà per riguardare almeno il 52% dei lavoratori. A tal proposito gli investimenti in soluzioni per il lavoro da remoto dovrebbero arrivare ad interessare circa il 5% delle spese in IT contro il 17% degli strumenti per la gestione dei contenuti e l’11% delle applicazioni per la Cybersecurity.