Verso le 3 di questa mattina – 10 Marzo 2021 – è scoppiato un fragoroso incendio presso il datacenter di Strasburgo di OVH, uno dei principali service provider d’Europa. La società francese, molto conosciuta anche in Italia, ha comunicato che le fiamme hanno colpito tre dei quattro edifici del suo datacenter senza, fortunatamente, creare vittime ma causando non pochi problemi ai milioni di clienti che OVH può vantare in Europa e nel Mondo.
Una volta sul posto i pompieri hanno domato le fiamme ma l’operatività del datacenter è risultata immediatamente compromessa.
Il fondatore di OVH è sul posto
Il fondatore di OVH, Octave Klaba, si è recato sul posto non appena ricevuta la notizia del rovinoso incendio ed ha tempestivamente aggiornato i clienti tramite il suo account Twitter:
Update 10am. (I’m there).
We finished to shutdown the UPS in SBG3. Now they are off. We are looking to enter into SBG3 and check the servers. The goal is to create a plan to restart , at least SBG3/SBG4, maybe SBG1. To do so, we need to check the network rooms too.— Octave Klaba (@olesovhcom) March 10, 2021
Dopo aver appurato che l’incendio non ha causato vittime tra i dipendenti dell’azienda, la preoccupazione di Klaba, ovviamente, è stata quella di informare i numerosi clienti dell’accaduto rassicurandoli sul fatto che l’azienda avrebbe già attivato la procedura di emergenza (il cosiddetto Disaster Recovery Plan) per far ripartire al più presto i servizi da cui dipendono le sorti digitali di milioni di persone che oggi, anche e soprattutto a causa della pandemia, non possono di certo permettersi di restare disconnessi a lungo.
Ripercussioni in Italia dell’incidente di Strasburgo
Anche in Italia sono tantissimi i siti, grandi e piccoli, che si appoggiano sui servizi forniti dal provider francese. Attualmente buona parte dei servizi erogati dalla società sarebbero off-line, come è possibile verificare in tempo reale a questa pagina, anche perché, per scopi precauzionali, sarebbe stata tolta la corrente agli edifici.
Allo stato attuale non è dato sapere se il grave incidente di queste ore comporterà o meno una perdita di dati per i clienti di OVH ma c’è da sperare che le moderne tecnologie legate al cloud computing e le procedure di backup previste dai protocolli riescano, quanto meno, a mitigare questo rischio.
Nel frattempo su Twitter si moltiplicano le richieste e le segnalazioni dei clienti di OVH ritrovatisi improvvisamente "disconnessi" ed ansiosi di ricevere risposte certe circa eventuali danni irreversibili e tempi di ripristino dei servizi.
Il "precedente" Italiano nel 2011
L’incidente di Strasburgo, purtroppo, non è il primo incendio a colpire un datacenter: il provider nostrano Aruba era stato colpito da un incendio analogo nel 2011 con conseguenze abbastanza importanti che avevano causato, quasi 10 anni fa, uno dei più importanti "black-out" della Rete nel nostro paese.