Google News cesserebbe di essere fonte di traffico e di profitto per gli editori, questo è quanto sostiene Google dopo aver condotto una simulazione sugli effetti dell’eventuale applicazione della riforma sul Copyright.
La battaglia di Google contro gli articoli 11 e 13 della riforma
Google continua nella sua battaglia contro la riforma sul Copyright promossa dall’unione europea, riforma finalizzata ad offrire maggior tutela ai produttori dei contenuti a fronte dei possibili "abusi" di aggregatori, motori di ricerca e social network che, nella linea di pensiero dei promotori dell’iniziativa, approfitterebbero indebitamente del lavoro degli autori per trarre profitti pubblicitari all’interno delle proprie pagine.
Secondo quanto recentemente dichiarato da Google, da sempre contraria all’iniziativa, l’eventuale applicazione degli articoli 11 e 13 della legge poterebbero, in realtà, non un beneficio ma un grosso danno per gli editori: nello specifico Big G avrebbe simulato gli effetti della normativa su Google News rilevando un calo di traffico verso i siti degli editori stimabile nel 45%.
La posizione di Google, va sottolineato, non è limitata agli effetti su Google News ma riguarda anche altri settori che, a dire del colosso di Mountain View, verrebbero stravolti dalla nuova direttiva. Da diverso tempo, ad esempio, sta "girando" questo video ufficiale in cui Google mostra agli utenti quelli che sarebbero gli effetti della legge su servizi di streaming come YouTube.
Come cambierebbe Google News con l’entrata in vigore della nuova normativa
Tornando ai possibile effetti della nuova direttiva su Google News, qualora entrasse in vigore, si segnala come questo dovrebbe cambiare radicalmente e non sarebbe più possibile, ad esempio, mostrare gli snippet degli articoli. Nel test condotto da Google sarebbe stato misurato un crollo drammatico dei click eliminando del tutto gli snippet e l’immagine di anteprima: in altre parole gli utenti sarebbero meno propensi a visitare il sito della fonte qualora non gli venga prima fornita la possibilità di conoscerne almeno sommariamente il contenuto.
Ma dove andrebbero gli utenti se la simulazione dovesse poi trasformarsi in realtà? Sempre secondo Google gli utenti non navigherebbero direttamente sui siti d’informazione ma preferirebbero dedicare il proprio tempo sui social network e sui siti di streaming video, con il conseguente rischio di vedere aumentare il fenomeno delle fake news a scapito dell’informazione professionale.
Crollo dei guadagni per l’intero comparto dell’editoria digitale e minor pluralità: questi gli effetti della riforma secondo Google
Insomma, stando a quanto appurato da Google, l’eventuale applicazione della riforma a Google News porterebbe con se risultati economici disastrosi per l’intero comparto dell’editoria digitale a tutto vantaggio dei grandi editori (coi quali Google non escluderebbe di stringere accordi ad hoc) e, di conseguenza, a scapito delle realtà più piccole e della pluralità dell’informazione.