Mountain view ha deciso di permettere ai propri utenti di testare le funzionalità di Google Bard, nuova versione basata sull’Intelligenza Artificiale del motore di ricerca più utilizzato al mondo. Chi volesse partecipare alla sperimentazione potrà farlo iscrivendosi da questa pagina anche se per ora l’iniziativa non è aperta ai residenti in Italia.
Accedendo al sito dal nostro Paese si legge infatti la notifica "Bard isn’t currently supported in your country. Stay tuned!". In ogni caso sembrerebbe che il progetto sia ancora ben lontano da una versione pronta al lancio e che, salvo sorprese per il momento improbabili, prima di disporre di quest’ultima saranno necessari ancora diversi mesi.
Sissie Hsiao ed Eli Collins, responsabili dello sviluppo di Google Bard, hanno sottolineato che per il momento gli unici mercati coinvolti saranno quelli degli USA e della Gran Bretagna, successivamente vi sarà un ampliamento ad altri Paesi. è quindi possibile che ad oggi il sistema sia in grado di registrare le performance migliori soltanto in lingua inglese.
Google Bard dovrebbe funzionare in modo molto simile a Bing Chat e ChatGPT, entrambi basati sul modello generativo GPT (Generative Pre-trained Transformer), supporta quindi l’interazione con gli esseri umani in forma colloquiale ed è in grado di generare testi coerenti così come di rispondere alle domande che gli vengono poste in linguaggio naturale.
Nel caso di Google Bard il modello generativo sottostante è invece una variante di LaMDA (Language Model for Dialogue Applications) appositamente ottimizzata. Big G può inoltre contare su uno sterminato database di informazioni reccolte nel corso degli anni, anche se questa disponibilità di dati non mette Google Bard al riparo dal fornire output imprecisi.