Secondo alcune indiscrezioni Alphabet, il gruppo finanziario di cui fa parte Google, potrebbe lanciare il suo primo dispositivo basato sul sistema operativo Fuchsia nel corso del 2023. Tali rumors avrebbero preso vita da un documento redatto dagli sviluppatori della compagnia californiana e divenuto pubblico nonostante dovesse rimanere riservato.
Fuchsia è un sistema operativo realizzato dalla stessa Mountain View con lo scopo di rendere i propri device meno dipendenti dall’implementazione del Kernel Linux. Android si basa ad esempio su quest’ultimo e molto spesso Big G non ha potuto sviluppare alcune funzionalità, o lo ha dovuto fare con un certo ritardo, proprio in attesa che il Kernel fosse aggiornato.
Il documento coinvolto nel leak parlerebbe innanzitutto dell’uso di JavaScript per la gestione delle feature di un device equipaggiato con Fuchsia. Nello specifico tale linguaggio (praticamente uno stardard per lo sviluppo di Web Application) verrebbe già impiegato in fase di test ma il supporto ad esso non sarebbe stato ancora completato.
Questo passaggio dovrebbe essere completato entro la prima metà dell’anno corrente perché, come rivelato dal documento stesso, Sundar Pichai e soci avrebbero intenzione di commercializzare un primo device entro il primo semestre del 2023. Rimane comunque da capire quale sarà il prodotto destinato al mercato, con tutta probabilità non uno smartphone.
Fuchsia è parzialmente già presente nella linea di produzione dei dispositivi di Google, questo perché il suo codice sorgente è stato incluso nel software che gestisce gli smart speaker della gamma Visalia. Tale progetto sarebbe stato pensato per sostituire i device Google Home ma prima di un vero avvicendamento si dovrà attendere la prima stabile dell’OS.