Sono passati 145 anni dalla nascita di Luigi Pirandello, Premio Nobel italiano per la Letteratura nel 1934, Mountain View ha quindi deciso di modificare il suo logotipo trasformandolo in un Doodle che richiama alla tematica più importante dello scrittore e poeta: le maschere.
Le maschere pirandelliane sono ispirate al contrasto tra la vita e la forma, tra identità e rappresentazione di se al mondo esterno e nelle relazioni personali; un pensiero ancora oggi particolarmente attuale in un mondo sempre inter-connesso dove, attraverso i social network, si tenta di restituire la propria immagine sempre nel modo migliore possibile.
Così, nel Doodle pirandelliano le due "o" di Google vengono sostituite nell’ordine da una maschera (tenuta in mano dallo stesso scrittore) e da una riproduzione a mezzo busto dell’autore; alle spalle di Pirandello, un sipario che ricorda la ricca produzione tetrale dovute alla sua carriera parallela di drammaturgo.
Tra le opere di Pirandello si ricordano romanzi come "Il fu Mattia Pascal", "I vecchi e i giovani" e "Uno, nessuno e centomila", in teatro ancora oggi vengono frequentemente riproposte alcune sue pièce tra cui "Il berretto a sonagli", "L’uomo dal fiore in bocca" e "Sei personaggi in cerca d’autore".