Le autorità tedesche hanno deciso di non avvalersi più di soluzioni Open Source per le proprie infrastrutture informatiche, Linux e applicazioni rilasciate sotto licenza GPL verranno abbandonate in favore di piattaforme e programmi prodotti dalla Casa di Redmond.
Ciò accade dopo circa 10 anni di adozione del software libero, infatti, Linux era stato impiegato per la prima volta nel 2010 per il Ministero degli Esteri come soluzione server per poi essere introdotto anche nei Pc desktop durante il 2005, ora Xp e Seven prenderanno il suo posto.
Il Partito Social-Democratico, che ad oggi rappresenta una delle maggiori componenti dell’opposizione in Germania, ha cercato di bloccare la migrazione verso applicazioni proprietarie, ma la decisione presa dal Governo di Berlino è risultata irrevocabile.
Secondo le motivazioni ufficiali, l’Open Source sarebbe stato introdotto a suo tempo per questioni inerenti il risparmio di risorse pubbliche, ma sarebbe risultato più costoso del previsto; da qui la decisione di rivolgersi nuovamente a soluzioni closed source.