Secondo il VII Rapporto della Consob sulle scelte di investimento delle famiglie italiane soltanto il 44% dei nostri connazionali possiederebbe competenze digitali sufficienti per l’utilizzo di strumenti legati alla Fintech, per contro il numero di coloro che hanno deciso di usufruire di servizi finanziari su Internet sarebbe cresciuto del 28% durante l’emergenza pandemica.
Tale cambiamento di abitudini sarebbe avvenuto in un momento non esattamente positivo per le tasche degli abitanti della Penisola, il 27% delle famiglie avrebbe registrato un decremento anche sostanziale del proprio reddito, il 29% potrebbe non riuscire a sopportare una spesa imprevista di mille euro e il 39% faticherebbe a fronteggiare le spese.
Il periodo caratterizzato dall’emergenza pandemica sarebbe stato però (e in parte è) anche un momento in cui i risparmi delle famiglie sono aumentati, soprattutto a causa delle limitazioni alla mobilità dovute ai lockdown. Per contro il 36% del campione sondato avrebbe rivelato di non sapere in che modo impiegare il capitale a disposizione.
Gli Italiani sembrerebbero più preoccupati di tutelare il proprio capitale che la propria privacy e sicurezza informatica
Per quanto riguarda la sicurezza, soltanto il 48% degli Italiani che investono tramite piattaforme digitali sembrerebbe in grado di mantenere una condotta ispirata alla massima tutela della privacy. Per quanto riguarda invece l’utilizzo di antivirus la quota raggiungerebbe il 72% sottolineando quanto la protezione dei risparmi sia un problema più sentito delle preoccupazioni per i dati personali.
Il 57% di coloro che hanno partecipato al sondaggio vorrebbe aggiornare e approfondire le proprie skill digitali, per ora soltanto il 19% degli investitori della Penisola disporrebbe di qualche competenza in tema di consulenze finanziarie automatizzate e il 39% avrebbe un’idea almeno vaga di cosa siano le cryptovalute e di come funzioni il loro mercato.