Le Commissioni Finanza di Camera e Senato avrebbero recentemente pubblicato un documento in cui sono presenti alcune proposte riguardanti la riforma del sistema fiscale italiano, fra i provvedimenti auspicati vi sarebbe anche l’introduzione dell’obbligatorietà della fatturazione elettronica anche per le cosiddette partite IVA.
Tale proposta nascerebbe da una parte dall’esigenza di digitalizzare ulteriormente i rapporti tra gli operatori economici del nostro Paese, compresi quelli finora esentati dall’obbligo di e-fattura, e l’Agenzia delle Entrate, dall’altra di fornire a quest’ultima uno strumento ancora più completo per combattere il fenomeno dell’evasione fiscale.
La fatturazione elettronica in Europa si è rivelata uno strumento efficace contro l’evasione fiscale
Nel corso degli ultimi anni alcune soluzioni come il reverse charge, lo split payment e la stessa fatturazione elettronica avrebbero permesso alle autorità dei vari stati membri dell’Unione Europea di recuperare una percentuale considerevole delle somme evase, nonostante ciò la media italiana sarebbe ancora molto lontana da quella degli altri paesi.
A supporto della propria iniziativa i commissari avrebbero dalla loro parte anche il parere favorevole espresso dai componenti della Corte dei Conti, secondo cui l’obbligatorietà dell’emissione di e-fattura dovrebbe garantire indubbi vantaggi in termini di rapidità e semplificazione per le procedure di dichiarazione, registrazione e liquidazione dell’IVA.
Ad oggi sono esonerati dall’emissione della fattura elettronica unicamente i piccoli produttori agricoli, gli operatori, imprese e lavoratori autonomi, che rientrano nel cosiddetto "regime di vantaggio" e quelli che rientrano nel cosiddetto "regime forfettario". Gli operatori in regime di vantaggio o forfettario possono comunque emettere fatture elettroniche nel caso decidano di operare con questa modalità.