Stando a quanto riportato nell’ultimo decreto fiscale recentemente approvato dal Senato, l’obbligo di fatturazione elettronica tra privati entrerà in vigore nel nostro Paese a partire dal primo gennaio del prossimo anno, questo nonostante le istanze di diverse categorie che avevano espresso posizioni favorevoli ad un eventuale rinvio.
Non tutte le voci sarebbero rimaste però inascoltate, a questo proposito è possibile citare l’introduzione di una moratoria delle sanzioni che dovrebbe permettere ai numerosi soggetti coinvolti di adeguarsi più facilmente alla nuova normativa. Non si tratta di una vera e proria rimozione delle multe previste, ma di una maggiore elasticità per quanto riguarda le scadenze.
E’ importante sottolineare la durata della moratoria che rimarrà in essere soltanto fino al 30 settembre 2019. Fino ad allora non verranno applicate sanzioni a carico di chi dovesse emettere fattura entro il periodo di liquidazione IVA in corso, le multe saranno invece ridotte al 20% in caso di emissione entro il periodo di liquidazione ueccessivo.
In linea generale rimane valida le norma che prevede l’invio della fattura al sistema di interscambio, esclusivamente in formato XML, entro 10 giorni dal completamento delle operazioni. Eventuali invii posticipati dovranno essere corredati dalla data di esecuzione della prestazione offerta e da quella della cessione del corrispettivo richiesto.
Novità anche per quanto riguarda le esenzioni: oltre tutti coloro che hanno deciso di aderire al regime forfettario non vi sarà obbligo di fatturazione elettronica per medici e farmacisti. Rimangono invece in piedi le perplessità sollevate dal Garante riguardo la scarsa conformità del sistema scelto ai dettami del GDPR.