Il gruppo guidato da Mark Zuckerberg ha recentemente comunicato come le funzionalità per il riconoscimento facciale attive sul suo network verranno disabilitate, questa decisione avrà effetto anche sul sistema ATT (Automatic Alt Text) con la quale l’algoritmo di Meta genera una descrizione delle persone e degli oggetti presenti in un’immagine.
Il riconoscimento facciale di Facebook è in grado di rilevare la presenza di una persona all’interno di una foto, per questo motivo esso ha avuto un ruolo fondamentale nel meccanismo del tagging automatico che è sostanzialmente un sistema di identificazione in base ai dati biometrici introdotto per consentire agli utenti di non dover svolgere tale operazione manualmente.
L’utente di fb poteva scegliere se attivare il riconoscimento facciale per essere taggato oppure no
Le implicazioni del riconoscimento facciale per quanto riguarda la privacy risultano abbastanza evidenti, per questo motivo gli sviluppatori di Menlo Park avevano introdotto un sistema di opt-in/opt-out con il quale un utente potesse attivare o disattivare tale funzionalità in base alla propria volontà o meno di essere identificato automaticamente.
Stando a quanto dichiarato da Jerome Pesenti, uno dei responsabili della divisione Artificial Intelligence di Meta, attualmente circa un terzo degli iscritti a Facebook avrebbe fornito il proprio consenso al riconoscimento facciale. Questo significa che la compagnia californiana dovrà rinunciare ad un database composto da circa 1 miliardo di volti.
Questa iniziativa arriva dopo l’esito di una Class Action svoltasi nello stato dell’Illinois, dove alla società sarebbe stato chiesto pagare una sanzione pari a 650 milioni di dollari proprio per l’utilizzo del riconoscimento facciale. Evidentemente Meta non ha alcuna intenzione di dover fronteggiare altri problemi legati ad una funzionalità non indispensabile.