Nelle scorse ore si era diffusa una notizia che aveva preoccupato più di un utente iscritto sul social network più grande della Rete, in pratica un bug avrebbe reso visibili pubblicamente i messaggi privati postati su Facebook tra il 2007 e il 2009; fortunatamente il problema si sarebbe rivelato un falso.
Se da una parte l’allarme sarebbe rientrato, dall’altra più di un analista non avrebbe mancato di far notare che numerose (e prestigiose) testate cartacee e on-line avrebbero preso immediatamente la notizia per buona diffondendola e, cosa ancora più negativa, dandola per buona senza alcuna verifica delle fonti.
Il "bug" denunciato sarebbe stato invece un effetto delle limitate funzionalità delle versioni iniziali di Facebook, in assenza dei "Mi piace" e dei commenti ai post gli utenti erano costretti a passare continuamente dalla bacheca ai messaggi personali cadendo spesso in confusione.
Da parte loro, i portavoce di Menlo Park avrebbero assicurato che i tecnici del gruppo si sarebbero impegnati a controllare tutte le segnalazioni pervenute senza alcun riscontro; insomma, quella che sembrava una vulnerabilità potrebbe essere più propriamente il semplice effetto di un uso improprio dei network sociali.