Alcuni mesi fa i responsabili di Menlo Park avevano deciso di combattere il dilagante fenomeno delle fake news tramite un sistema implementato con la collaborazione di alcune organizzazioni specializzate nel fact checking. Tale meccanismo prevedeva di flaggare tutte le notizie risultate fasulle alla prova dei fatti in modo da allertare l’utenza.
Pur concepita con le migliori intenzioni l’idea non si sarebbe rilevata efficace e l’utenza avrebbe sostanzialmente ignorato la presenza delle flag. Da qui la decisione di intraprendere una nuova strategia basata questa volta sulla presentazione di articoli correlati, contenuti che i frequentatori di Facebook potranno consultare per approfondire quanto riportato nel News Feed.
L’intenzione è in pratica quella di restituire un’immagine più completa di quello che è il contesto di un’informazione, mentre la speranza è che ciò possa rivelarsi utile per una fruizione meno superficiale delle notizie che ogni giorno vengono diffuse sul Sito in Blue senza che alla base vi sia alcun controllo di veridicità.
Contestualmente i ricercatori di Menlo Park daranno vita ad una rilevazione che permetterà di individuare con maggiore precisione i criteri con cui gli utenti considerano un contenuto accurato o meno. In questo caso l’interesse è rivolto soprattutto alle fonti che spesso rappresentano l’anello debole di tutta la dinamica alla base dela diffusione di fake news.
Fino ad ora nessuna delle iniziative portate avanti dal social network contro queste ultime ha generato i risultati attesi, tanto che in molti si chiedono se non si tratti di una battaglia persa in partenza. Le implicazioni di questo fenomeno sono però tali che difficilmente Facebook potrà disimpegnarsi dalla lotta contro il suo proliferare.